La nostra Mission
Il centro
La Foresta nasce come centro terapico basato sull’idea di influenzare e intervenire, con uno spettro il più ampio possibile, sul bisogno della persona di stare bene e di essere in grado di ritrovare, o sviluppare, un equilibrio tra corpo e mente.
Ogni foresta si forma e accoglie varie tipologie di alberi, in un gioco di rapporti in cui essi aiutano, si aiutano e vengono aiutati dalla realtà di un perfetto ecosistema. Così La Foresta ha per scopo l’ospitare professionisti che, in sinergia tra loro, accolgono e coinvolgono singoli individui in progetti di salute e percorsi terapici, significativamente coadiuvanti e comunicanti con la medicina ufficiale più tradizionale.
Con le figure in costante formazione personale e in collaborazione tra loro, il centro coltiva fortemente l’idea di affrontare le problematiche della persona, andando a risolvere conflitti e disfunzioni sistemiche, attraverso una visione integrata e una valutazione passante anche da diversi fronti. Questi ultimi divisi sia fra discipline terapeutiche (osteopatia, fisioterapia, massoterapia, riflessologia, psicologia, naturopatia, terapie shiatsu, terapie tuina, medicina ayurveda, floriterapia), sia tra programmi di riabilitazione e rieducazione motoria e alla corporeità (yoga, pilates, taijiquan, ginnastiche posturali e funzionali, danze espressive).
Tuttavia non esistono percorsi univoci.
Come si possono trovare molteplici tipologie di piante e alberi, ognuno rappresentante un organo-vita a sé, con la facoltà di lavorare sulla propria crescita prendendo il necessario dalla terra e dagli elementi, così l’individuo si forma, cresce e si evolve, sospinto dalla capacità di acquisire energie fisiche e mentali dall’intorno.
La persona non è un numero, bensì entità a sé stante e come tale ha bisogno di essere considerata nella cura e nei progetti di salute. I vari trattamenti e percorsi de La Foresta sono scelti e formulati sul profilo del singolo, delle sue caratteristiche e necessità. D’altra parte, però, ciò che si introduce e si fa conoscere in contemporanea è il fondamentale concetto del trovare un bilanciamento ideale tra, da una parte, l’esigenza della persona di ‘affidarsi’ a professionisti e, dall’altra, la gestione consapevole delle tappe che portano verso l’auto-guarigione. Non basta mettersi unicamente ‘nelle mani di’ ma è necessario che la persona provi a sviluppare una propria responsabilità e acquisisca la capacità di comprendere che ha un ruolo determinante nel suo stesso percorso di recupero e guarigione. Non bastano i soli momenti di seduta terapica e non ci sono pulsanti magici, se non solamente temporanei, per ‘spegnere i dolori’. C’è piuttosto il bisogno di indagare i problemi scatenanti, il risalire al dolore e ai motivi che l’hanno provocato, andando conseguentemente a lavorare sul modificare attitudini, abitudini, atteggiamenti posturali, squilibri bio-chimici e nutrizionali, patologie congenite, problematiche psico-emotive, disfunzioni. Ossia quell’insieme di schemi di auto-protezione che ognuno, innatamente e inconsciamente, sviluppa necessariamente per rispondere a un problema che subentra.
Il terapista ha per obiettivo il provare a dare input di vario tipo al sistema organismo-corpo, in modo tale che questo possa sentirli risuonare in sé, recepirli, comprenderli e valutare se siano funzionali; sviluppando poi risposte comportamentali e rielaborazioni sulle proprie esigenze; quindi integrandoli in un mutato schema benefico. Il tutto è svolto attraverso quelle capacità innate e profonde che ognuno già ha, talvolta aiutate e sostenute dall’integrazione di altri processi cognitivi messi a disposizione primariamente proprio dal terapista.
Il terapista è un tramite non la risposta. E il fine ultimo è quello di provare a far acquisire all’individuo nuovi gradi e piani di consapevolezza, ossia tramutate attitudini fisiche come mentali.